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Cos’è un open access journal?

Il termine Open Access o Accesso Aperto nasce nel contesto internazionale della ricerca scientifica che si sta sviluppando in Europa. Si tratta di una modalità di pubblicazione scientifica che incoraggia scienziati, ricercatori e studiosi a divulgare i propri lavori di ricerca, rendendoli liberamente accessibili sia depositando il proprio lavoro in un archivio aperto attraverso un processo noto come self-archiving (auto-archiviazione), sia pubblicando il proprio lavoro su periodici ad accesso aperto, ossia quei periodici che offrono gratuitamente e senza restrizioni la fruizione degli articoli dopo il regolare processo di validazione qualitativa (peer reviewed). E' ormai indiscusso che per esserci "impact factor” è necessaria un ampia divulgazione; in altri termini, i lavori pubblicati devono essere letti, citati e rielaborati da altri ricercatori. Uno dei due obiettivi dell’Open Access riguarda la realizzazione di archivi aperti (Open Archives) all’interno di università ed enti di ricerca, utili alla raccolta, al deposito e divulgazione del materiale prodotto dalla ricerca.
Gli archivi di e-prints sono server che consentono agli autori di rendere i propri lavori liberamente disponibili alla comunità internazionale scientifica, distribuendoli su scala mondiale (cosa irrealizzabile per un lavoro tradizionalmente cartaceo).
La procedura definita come "self-archiving", prevede l’invio dell’articolo da parte dell’autore ad una rivista peer-reviewed (tradizionale o a modello open access), contestualmente al deposito nell’archivio. Attraverso il self-archiving o auto-deposito, gli autori alimentano gli archivi e i bibliotecari controllano la correttezza dei dati, mentre la qualità dei dati o contenuti è garantita dalla revisione degli articoli da parte delle riviste.
L’accesso aperto nel suo complesso si sviluppa su tre fronti:
1. Un fronte tecnologico con l' Open Archives Initiative.
2. Un fronte politico con una serie di iniziative volte a sensibilizzare il pubblico verso le tematiche dell'Open Access (Budapest Open Access Initiative, SPARC, Public Library of Science).
3. Un fronte più propriamente editoriale con la nascita di riviste "open".

Ma perchè un autore dovrebbe pubblicare in una rivista Open Access?
Sia perche le riviste ad accesso libero offrono il vantaggio della immediata ed ampia diffusione e visibilità della propria attività scientifcia, sia perchè la maggior parte delle riviste Open Access consentono agli autori di mantenere il copyright con tutti i vantaggi che possono derivarne.
Le riviste open access sono pubblicazioni a testo completo accessibili gratis online. Gli editori di queste riviste, infatti, utilizzano modelli economici alternativi all'abbonamento: finanziamenti da parte di istituzioni oppure il sistema "author pays" con il quale sono gli stessi autori (o meglio le istituzioni che ne finanziano le ricerche) che pagano per consentire il libero accesso ai propri articoli. Queste riviste, inoltre, non richiedono la cessione del copyright da parte degli autori. Sono da esempio le riviste della Public Library of Science (PLoS) e di BioMed Central. Ultimamente molti editori commerciali come Springer, Blackwell e la Oxford University Press stanno sperimentando questo nuovo modello di finanziamento.
Le riviste del gruppo BMC sono una raccolta di 65 riviste di ricerca online che riguardano tutte le principali aree tematiche all’interno della biologia e della medicina. Le due principali riviste sono BMC Biology e BMC Medicine che riguardano tematiche di interesse biologico e medico.
Una terza rivista, BMC Research Notes, pubblica ricerche scientifiche da tutte le aree della biologia e della medicina; il BMC Proceedings pubblica atti di convegni. Le altre 61 riviste sono specifiche in altre tematiche. Ogni rivista ha il suo comitato di Redazione, cui si può accedere dalla Homepage della rivista.
Il BMC Urology è una rivista "open access” che pubblica articoli "peer reviewed” riguardanti aspetti sulla prevenzione, la diagnosi e la gestione dei disturbi urologici, così come la genetica molecolare, la fisiopatologia ed l’epidemiologia. Da quest’anno per la prima volta ha ottenuto un Impact Factor di 1,69. Per quanto riguarda le pubblicazioni su BMC urology, per ogni articolo accettato per la pubblicazione il costo è di £ 1290 / $ 1985 / € 1515. Il manoscritto deve essere allegato ad una lettera di accompagnamento in cui gli autori indicano perchè il manoscritto debba essere preso in considerazione. Subito dopo l’accettazione, i manoscritti vengono pubblicati in formato PDF - provvisorio. Una versione web completamente revisionata, sempre in PDF, viene resa disponibile entro poche settimane dall’accettazione. Molte delle riviste della BMC sono monitorati da Thomson Scientific (ISI).
L’Open Access combatte il paradosso della proprietà intellettuale nel circuito della comunicazione scientifica che ostacola i processi di crescita e sviluppo della scienza, tentando al contempo di arginare l’emorragia della spesa economica per la letteratura scientifica. Attualmente, ogni anno vengono pubblicati circa due milioni di articoli, tenuti "prigionieri" entro riviste scientifiche a pagamento. La crescita scientifica è un cammino lento e tortuoso che può beneficiare del contributo di ciascuno di noi. A tal fine l’accesso aperto costituisce un invito a pubblicare ogni contributo scientifico significativo.


Dott. Salvatore Micali
Dott. Angelo Territo
Dott. Paolo Spiga